Quest’anno l’#OvershootDay, il giorno in cui sono state consumate tutte le risorse che la Terra può rigenerare in un anno, è scattato il primo agosto. L’Italia, soprattutto a causa di trasporti e consumi alimentari, non è affatto virtuosa. Secondo le analisi del Global Footprint Network, se tutti vivessero come gli italiani servirebbero tre pianeti Terra per soddisfare i bisogni collettivi.
Nel panorama complessivo, ci sono tentativi di invertire la rotta, seppure minoritari. Aziende, come le benefit company, che nascono con l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare e la produzione di rifiuti e costruiscono tutta la filiera attorno a questo cardine. ?
Planeat.eco, per esempio, è una piattaforma per la spesa online che propone una spesa senza spreco, mettendo il consumatore nelle condizioni di acquistare solo ciò che consuma. La stessa filosofia viene applicata anche nel servizio per la pausa pranzo dei dipendenti, che nel 2024 è stata resa a impatto zero anche dal punto di vista del packaging e del riciclo di plastiche e materiali.
Prima in Italia, infatti, Planeat.eco ha deciso di utilizzare per la consegna dei pasti alle aziende solo contenitori lavabili e tra le aziende che hanno accolto questa novità per prime c’è Bending Spoons, software house italiana che ha da poco rilevato il noto software per il trasferimento di file WeTransfer.
“Bending Spoons presta particolare attenzione alla qualità e alla varietà della pausa pranzo offerta ai propri collaboratori, senza compromettere sulla sostenibilità dei partner che erogano il servizio. Per questo motivo, Bending Spoons ha abbracciato con entusiasmo il passaggio dai contenitori compostabili (già valida alternativa a quelli in plastica) ai contenitori riutilizzabili, grazie ai quali gli sprechi sono ridotti a zero”, Jessica Leveraro, office manager.
Quest’anno Bending Spoons è stata premiata da Planeat.eco – startup lanciata nel 2020 da Nicola Lamberti già Trovaprezzi per combattere il fenomeno del food waste proponendo kit di ingredienti freschi, lavati, pesati e porzionati per famiglie e single, pronti per realizzare piatti e ricette senza sprechi – con la targa “Pausa pranzo che salva il pianeta e l’uomo”, un riconoscimento per l’impegno dimostrato dall’azienda nel rispettare i valori ESG prefissati dall’Agenda 2030 e in particolare quello della sostenibilità ambientale e del non spreco alimentare.
Bending Spoons, secondo i calcoli effettuati da Planeat.eco in collaborazione con il dipartimento di Economics and Management dell’Università di Pavia, grazie al servizio di pausa pranzo Planeat ha contribuito a risparmiare 1.701 kg di cibo che equivale a 5.671 porzioni di lasagne Planeat.eco; ha evitato di sprecare 994.61 litri di acqua pari a 13.261 docce da 5 minuti; ha evitato di produrre 1.846 kg di plastica, equivalente a 46.155 bottiglie da 1,5l; ha permesso di risparmiare suolo per 18.714 m2, pari all’area di 1.497 posti auto e ha permesso di distribuire 6.108 pasti sospesi; oltre ad aver risparmiato 4.321 kg di CO2 quanto 617.330 ore d’uso di una lampadina a basso consumo.
La targa è una sintesi per numeri di tutto il risparmio effettuato in cibo e acqua, consumo di plastica evitato, suolo non consumato e beneficenza realizzata attraverso la prassi del “pasto sospeso”, una peculiarità di Planeat.eco che sulla sua piattaforma per la spesa online consente a privati e aziende di donare parte della propria spesa a favore dei più bisognosi.
Da un anno Bending Spoons utilizza come servizio mensa per i suoi 540 dipendenti i piatti pronti di Planeat.eco, piatti realizzati senza buttare via nemmeno un grammo di materia prima, in un contesto produttivo in cui il personale dipendente è retribuito e assunto in base a tutte le regole contrattuali condivise (rider inclusi), con criteri volti all’inclusione lavorativa di categorie protette e con fornitori delle materie prime locali e controllati.
Tutti questi elementi rispondono alle linee guida ESG (acronimo di Environmental ovvero ambiente, Social ovvero società e Governance) dell’Unione Europea e rendono merito alle due aziende. Tra l’altro Planeat.eco, per ribadire con atti concreti la propria vision aziendale, da gennaio 2024 ha avviato per prima in Italia un sistema di consegna delle pietanze ai lavoratori delle aziende attraverso l’uso di contenitori lavabili e riutilizzabili. Si tratta di una piccola rivoluzione logistica, che anticipa di qualche anno quello che entro il 2030 diventerà un obbligo nazionale imposto dalle nuove regole dell’Unione europea sul packaging. Il principio del riuso, infatti, andrà a sostituire quello del riciclo che purtroppo sta dimostrando i suoi limiti dal punto di vista della moltiplicazione delle discariche e dell’accumulo di materiali da riciclare.
“Siamo fieri di consegnare questa targa a Bending Spoons, un partner che ha aderito dal principio e con convinzione alla nostra filosofia: combattere lo spreco alimentare, trasformando le nostre abitudini alimentari in scelte più salutari e consapevoli – dichiara Nicola Lamberti, CEO di Planeat.eco – Il senso di questa giornata è di avere cento, mille realtà così, per promuovere tutti assieme, (aziende, fornitori, utenti, pianeta) il maggiore cambiamento possibile e rendere questo mondo un pochino migliore di come lo abbiamo trovato”.
Planeat.eco
Planeat.eco è una piattaforma innovativa che realizza un nuovo modo di fare la spesa sostenibile per l’ambiente, per l’economia del territorio e per la salute. Nata a marzo 2020 dall’iniziativa dell’imprenditore Nicola Lamberti (già fondatore di 7Pixel e Trovaprezzi), Planeat.eco è una Società Benefit partecipata da StarTIP, Mercurio Holding e HB4. La società integra nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera. Attraverso il sito e tramite l’app Planeat.eco, gli utenti possono fare la spesa alimentare in modo semplice e veloce, partendo dalle ricette e ricevendo a casa tutti gli ingredienti pronti per la preparazione, pesati e divisi in contenitori compostabili (presto sostituiti da contenitori lavabili e riutilizzabili): non si spreca cibo e non si producono rifiuti da packaging. Il meccanismo premiante è quello della pianificazione che permette di ottimizzare risorse e, quindi, di ridurre sprechi di tempo ed energia, impattando sempre meno sull’ambiente: dal suo lancio Planeat.eco ha finora gestito circa 244.000 ordini (di cui 214mila con il servizio aziende e 30 mila con le spese dei clienti privati) e “salvato” 52 tonnellate di cibo. Il servizio aziende si integra completamente nella filosofia di Planeat: i dipendenti possono scegliere ogni giorno il loro pasto tra 50 piatti freschi che variano tutte le settimane, e riceverlo comodamente (previa ordinazione entro le 11 del giorno prima) in ufficio. Qualora il costo sia inferiore al ticket pranzo previsto, i crediti possono essere caricati sul profilo privato del dipendente e donati in beneficenza per i pasti sospesi, oppure accumulati per la spesa di casa. Lato ambiente, i contenitori con cui vengono consegnati i kit pronti per la pausa pranzo sono tutti compostabili e riciclabili (come per la spesa privata); infine, lato aziende, Planeat offre sia la possibilità del comodato d’uso per il microonde, oppure anche servizi ad hoc di mensa co-gestita e di linea self.