Madeinmedi 2012: cantiere a cielo aperto per talenti e creatività

 

E’ giunta al termine la sesta edizione della fashion week Madeinmedi. Un viaggio, tra arte e design, con video, performance e passerelle laboratorio. E una parola d’ordine: Mediterraneo. Dal 4 al 10 giugno, il comune di Noto si è, infatti, trasformato in un cantiere a cielo aperto per talenti e creatività. Ecco che per un Mediterraneo sempre meno isolato e sempre più internazionale, il Madeinmedi 2012 è stata piattaforma di talenti in erba e luogo sperimentale, permettendo al comune di Noto- come ha dichiarato il sindaco Corrado Bonfanti- di entrare in un progetto di internazionalizzazione e di diventare la porta del Mediterraneo. C’è stato chi, come la stilista libica Raja Nagiat Raga Rayes, ha portato a Noto, con la sua Rujji Collection, l’eleganza e la bellezza della cultura araba. E chi, come Sonya Andrea Chiaramonte, si è lasciata ispirare dal costruttivismo russo e dalle sculture “Superficie Sviluppabile” di Anton Pevsner. Il risultato è stato “Rule the World”: equilibrio di colore e nuove geometrie, senza rinunciare alla componente creativa. Il fascino dell’Oriente, la bellezza dell’India e i suoi colori nella collezione “Fiore di Loto-beauty of India” di Raffaella Rullini. E ancora, tra i fashion designer di Sood Generation, le collezioni gioiello della designer Ylenia Parasiliti, con “Oltre me” e “Cielo, Terra e Mare”, collezione commemorativa e celebrativa della signora del corallo, Marilù Fernandez. Continuando il viaggio nella fashion week “made in Sicily”, con le creazioni degli studenti dell’harim | Accademia Euromediterranea, si scoprono nuovi mondi, ispirazioni psichedeliche, racconti straordinari. Lucia Farruggio ha presentato “Icône”, una collezione ispirata alle icone degli anni 50′, l’eleganza di Audrey Hepburn e Grace Kelly.

 

 

 

Tatiana Bellomo ha fatto sfilare “Fly”, collezione dedicata alle farfalle, mentrePaola Minniti ha presentato la collezione “Olimpia”, ispirata al regno meraviglioso degli dei. I tatuaggi sono stati, invece, l’ispirazione di “Tattoo” di Laura PanettaSabrina Carnazza e Giovanna Amore, infine, hanno sperimentato: la prima con “Ribbon”, intreccio di sogni come mille nastri colorati, la seconda con “Planet Visions” che investiga la volta celeste, legame tra cielo e terra, uomo e Dio. E poi, Maria Vittoria Fidotta e la sua prima collezione gioiello, “La dimora delle parole”: collane, orecchini, anelli, bracciali e pettorine ispirate al ventaglio, oggetto d’amore e di guerra. Tra gli stilisti internazionali, dalla Spagna, Juan Vidal: uso del colore, percezione architettonica del volume, tessuti personalizzati per una donna sensibile e elegante, amante dei dettagli, in equilibrio costante tra tradizione e futuro. Direttamente dal multi-brand store Spiga 2 di Dolce & Gabbana, lo stilista livornese Lamberto Petri per la Maison du Couturier: in passerella, un insolito mix di seta e fibre naturali con rayon e jersey, per una donna eclettica e divertente. E ancora, dalla Corea, Hein Juel, con una collezione ispirata alla natura: stile elegante e sofisticato, combinazioni audaci, mescolando tessuti, colori e stampe. Da Bucharest, Corina Vladescu: in passerella una sensibilità gotica che si riflette nei vestiti semitrasparenti e nelle giacche sartoriali dai tagli definiti. Da Londra la siciliana Francesca Marotta che ha studiato al London College of Fashion e ha portato in passerella un omaggio alle donne siciliane. E,infine, imperdibile il ritorno al Madeinmedi della creatività di Antonio Attisano, il giovane licatese scomparso prematuramente 2 anni fa: a sfilare la sua “Sinfonia n.2”. Insomma, il Madeinmedi, anche quest’anno ha confermato la teoria secondo la quale non può esistere un’unica lingua del gusto. E, in una sola settimana ha dimostrato che i confini tra le arti sono sempre più permeabili e le contaminazioni investono tutti i campi della creatività. “Nell’ottica di un percorso che continua a sostenere le nuove generazioni – commenta Marco Aloisi, producer dell’evento – anche per questa edizione, il Madeinmedi ha creato momenti di visibilità per i designer emergenti. E non solo, rappresenta anche un’occasione concreta aperta sia ai talenti italiani sia a quelli internazionali”. “La nostra scommessa- conclude Marco Aloisi – è quella di rendere la Sicilia un luogo privilegiato dove i giovani possano trovare uno spazio per esprimere la loro creatività, liberi dalla contaminazione delle esigenze del mercato”.

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