Abbiamo incontrato Marco Govoni e gli abbiamo chiesto di parlarci della sua startup Adoroletuefoto.it.
Ci riassumi in poche righe chi sei e il tuo percorso professionale prima del lancio della startup?
Ho sempre lavorato come commerciale nel mondo delle telecomunicazioni, prima come venditore, poi come responsabile di area. Da un paio d’anni sono passato al Marketing, occupandomi nello specifico di trade marketing e social marketing. Avendo una forte passione per la fotografia, ho realizzato un’idea che avevo in mente, applicando tutte le competenze acquisite in ambito professionale e personale. E’ nato quindi adoroletuefoto.it.
Cosa fa e quale problema risolve la tua startup?
Il mio progetto è un semplice sistema automatico di contest fotografici online, “guidato” da un Timer che scandisce tutte le fasi della “gara”. In pratica ho portato sul web ciò che è fatto su riviste, club, e siti di fotografia e in molte pagine Facebook. Con due ingredienti nuovi: il Timer, appunto, e – oltre alla giuria “popolare” (ovvero tutti gli utenti) – una giuria di qualità, di fotografi professionisti. Per questo il nuovo claim è “i tuoi contest fotografici, la tua scuola di fotografia”
Adoroletuefoto.it non risolve nessun problema: anzi.. forse li crea! Le critiche, i suggerimenti, le classifiche, a volte sono “difficili” da digerire, e come a scuola, i brutti voti bruciano.
Quale modello di business per la tua startup?
Il modello di business è atipico, in quanto il team è composto da persone che contribuiscono al progetto per passione, ma tutti hanno un lavoro “vero”. Questo ha reso necessario, dal punto di vista organizzativo, definire e distribuire le competenze in maniera orizzontale, fare in modo che i membri del progetto potessero sostituirsi a vicenda in molte delle operazioni di routine. Dal punto di vista strategico, invece, il progetto nasce su Facebook, che diventa la piattaforma di lancio, tramite la fanpage, dove per quasi un anno testiamo il meccanismo dei contest fotografici. Nasce anche il blog (piattaforma Posterous), Twitter, la pagina Flickr – che raccoglie tutte le foto vincitrici dei contest – e il canale Vimeo, che contiene tutti i video realizzati per promuovere l’idea. E’ una chiara strategia che utilizza le piattaforme social per veicolare poi l’utente sul sito principale. La leva distintiva è riuscire a coinvolgere un pool di fotografi professionisti che facciano da “giuria super partes” durante le votazioni e aiutino la “massa” con i loro consigli. Per questo la chiamiamo “scuola di fotografia”. Infine, il progetto prevede di non avere pubblicità sul sito: è una scelta coraggiosa e pericolosa, che “brucia” risorse economiche ogni giorno, ma che ha l’obiettivo di porre al centro le fotografie. Gli unici ricavi, attuali, sono quelli derivanti dalla sottoscrizione dell’abbonamento Premium da parte degli utenti, che è stato tenuto volutamente molto basso, per ridurre al massimo la barriera all’acquisto.
Fabio Borroni
Chi sono i tuoi competitor e quali soluzioni innovative adotta?
Mi piace dire che i nostri competitor sono i siti per eccellenza di fotografia, Flickr, 500px, in primis. Ma non è vero: in realtà, il nostro modello non ha eguali nel web. Sì, ci sono alcuni siti che propongono contest fotografici online, ma nessuno è strutturato con un Timer e una giuria Master. A brevissimo – entro Marzo – saranno implementate alcune nuove funzioni, che sanciranno ancora di più la vocazione di “scuola di fotografia” oltre ad introdurre alcune piccole features che… nessun altro sito propone! Sembra impossibile, ma ci sono oggi ancora piccole richieste degli utenti che i più grandi siti di photosharing non soddisfano. Qualità è ciò che vogliamo vendere. Qualità è ciò che vogliamo che i nostri clienti comprino. E’ questo il nostro obiettivo.
Simone Soldà
Ci descrivi il settore nel quale si muove la tua startup e le occasioni che tu ritieni ci siano da cogliere?
Il settore è quello della fotografia. Il tutto avviene però sul web. Quindi le occasioni da cogliere vanno cercate sia in ambito fotografico che in eventi web dedicati alle nuove community. Sarebbe molto bello poter partecipare a workshop fotografici, presentazionidi nuovi prodotti di produttori di hardware per fotografi, ecc
Chi sono i tuoi soci in questa impresa?
Non ci sono soci in questa fase. Anche per questo il nostro business model è atipico. Il team che ha sviluppato e segue il progetto è formato, oltre che da me: Fabio Borroni (LOOOL srl), responsabile del team di sviluppo del sito, Simone Soldà che segue i test software e si occupa della gestione clienti e mi coadiuva nelle scelte strategiche, Roberto Ferrini, supporto gestione clienti, test user experience, ovvero ci aiuta nel “semplificare le cose”, Vera Carbone per le traduzioni, Laura Caselli per i testi. Aggiungo anche Cinzia Iacovelli– blog writer – e Daniele Zanotti – cha ha curato il merchandising per test di campagne adv offline.
Quali risorse hai impegnato per partire in questa impresa?
Personali. Ho investito esclusivamente per la progettazione e la realizzazione del sito, con Fabio e la sua squadra, per la realizzazione del logo che – a mio avviso – è un’opera d’arte (grazie al team Senape.org), ed in varie attività di marketing su facebook. Tutto il resto del team è composto da volontari, mossi dall’entusiasmo di creare qualcosa di nuovo.
Di quali risorse avresti bisogno per portare a regime la startup?
Abbiamo già una stima molto precisa di quante risorse economiche servirebbero per realizzare la versione 2.0 di adoroletuefoto.it, e renderlo qualcosa di ancora più innovativo ed unico. C’è già un piano dettagliato, con timing preciso.
A quali Angel o Venture Capital ti sei rivolto e con quali risultati?
Ancora nessuno è troppo presto. Siamo online dall’8 ottobre e stiamo preparando un pitch per presentarci al meglio. Indicativamente tra marzo ed aprile inizieremo le attività di presentazione: stiamo raccogliendo utenti, feedback, clienti e generando una community. Questo per noi è il miglior modo per presentarci.
Da qui a 3 anni cosa potrebbe diventare la tua startup e che numeri e fatturati potrebbe sviluppare?
Bella domanda! Dipende molto dall’opportunità di trovare le risorse per implementare la versione 2.0. In questo caso, potremmo veramente posizionarci ai massimi livelli, tra Flickr e 500px: non abbiamo ancora fatto stime, forse più per scaramanzia, ma di certo parliamo di numeri oggi inimmaginabili. Anche perché il nostro mercato di riferimento è il consumer, nel settore fotografia. Chi non ha una macchina fotografica oggi ?
Indicaci le tue fonti di informazione sul mondo delle startup e dell’impresa in modo da condividerle con i lettori.
Conosciamo pochissimo dell’ambiente delle startup. Ci stiamo affacciando ora a questo mondo, perché fino a ieri il focus era solo sullo sviluppo del progetto e il coinvolgimento degli utenti. Una delle risorse principali è sicuramente il Gruppo Italian Startup Scene su facebook.
Startup italiane che segui con interesse
Sinceramente devo dire che reputo la maggior parte delle startup che vedo troppo focalizzate su business b2b e che quindi non mi interessano (per limiti miei ovviamente!). Oppure su business già esistenti e coperti in parte da Facebook o G+ . Una che mi piace veramente è airbnb.com, ottima idea e ben realizzata. Ma da profano, la domanda è: è una startup ??
Settori (oltre al tuo) da tenere in considerazione in futuro e dove ti piacerebbe muoverti per una eventuale tua prossima startup.
Certamente il mondo del food. Ho in mente un progetto ma… non c’è il tempo 😉
Elenca un po’ di cose di getto su cosa hai imparato facendo la tua startup
La cosa principale è il customer focus. Mettersi nei panni del cliente ed ascoltarlo. Pensare come lui. Solo così si potrà capire se l’idea funzionerà. E poi, entusiasmo, tanto entusiasmo. Queste semplici regole, un retaggio della mia storia da “commerciale”, rimangono sempre valide.
DATI
Data di ideazione: Gennaio 2011
Data di lancio: sabato 8 ottobre 2011 ore 10:00 (fuso di Roma)
Soci: Marco Govoni
Visite al sito: 450k pageview/mese (dati solo dei primi 3 mesi) /13k utenti unici/mese
Dove è ubicata: Bologna/Ferrara/Cesena/Milano
Notti passate a costruire… non si contano
Dipendenti: nessuno
Fatturati: troppo presto…