L’App anti-overtourism premiata alla Rome Future Week

Il 70% dei turisti si concentra sull’1% del territorio italiano. Per questo nasce Unexpected Italy, la traveltech company che ha mappato i luoghi e le persone “inaspettate” di Roma. Il caso è finito sul The Guardian, decine di migliaia i turisti iscritti in pochi giorni, il founder è di Barletta


Con l’apertura della Rome Future Week 2024, la Capitale diventa il fulcro di un confronto su come le tecnologie avanzate possano migliorare la qualità della vita e continuare a trasformare profondamente la città. Ad aprire l’evento, il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e il Presidente dell’Associazione Civita, Gianni Letta. Insieme, hanno dato il via a una settimana con oltre 400 eventi in 260 location iconiche.
Contestualmente, è stato assegnato un importante riconoscimento nell’ambito del Roma Startup Award. La giuria giornalistica, composta da Matteo Campofiorito, Giampaolo Colletti, Federico Ferrazza, Manuela Perrone e Mirko Giustini, ha premiato Unexpected Italy: le è stata riconosciuta “l’originalità della sua proposta e la capacità di creare valore per la città”. La giuria ha apprezzato “la combinazione di idee innovative e competenze tecnologiche solide, sottolineando come la startup sia riuscita a proporre un progetto capace di contribuire significativamente allo sviluppo urbano di Roma”.
Il progetto traveltech, creato dalla vicentina Elisabetta Faggiana e dal barlettano Savio Losito, ha come obiettivo offrire un’esperienza turistica che faccia sentire “locali” i viaggiatori. È una “Lonely Planet” 3.0 geolocalizzata e targetizzata, nella quale il viaggiatore ha accesso ad itinerari digitali che permettono di personalizzare il viaggio entrando in contatto diretto con posti unici e locali. 
Il ruolo della startup per valorizzare il territorio del Vicentino (uno dei primi ad essere stati mappati) ha avuto eco nel Regno Unito, sulle colonne del “The Guardian”, che segue la startup da quando i suoi fondatori divennero celebri per il loro racconto della “Londra inaspettata” con la loro prima società “Unexpected London”. Le due pagine pubblicate sul giornale inglese hanno acceso il dibattito in Italia ed in particolare nel Vicentino, al centro dell’attenzione internazionale di decine di migliaia di persone che in quei giorni hanno scaricato l’App. La startup si è presentata anche all’Onu: a giugno ha partecipato al Geneve/Fribourg Entrepreneurship Forum presso il Palazzo delle Nazioni dell’ONU. 
L’iniziativa di Unexpected Italy è di estrema attualità. Infatti, l’overtourism è il problema più grave del turismo italiano. Si stima che il 70% dei turisti (tra di loro, solo cinque nazionalità rappresentano il 55% dei soggiorni stranieri: il 15% dagli Stati Uniti, Germania 12%, Francia 11%, Regno Unito 10% e dal Canada 7%) si concentra sull’1% del territorio italiano. A elaborare dati consolidati Banca d’Italia e Istat è stata The Data Appeal Company. Tra le città catalizzatrici di questi ritrovi di massa Roma, Venezia, Firenze, Milano e Napoli. 
“Siamo orgogliosi del premio ricevuto”, commenta Faggiana. “Unexpected Italy dimostra che anche in città vittime di un turismo di massa imperversante, come accade a Roma, è possibile valorizzare le comunità locali, le realtà artigiane e i piccoli business operanti nel settore enogastronomico e ricettivo. Ai turisti anglofoni e italiani proponiamo i nostri itinerari inaspettati. Ma siamo solo all’inizio del viaggio, in quanto l’app verrà costantemente alimentata ed aggiornata con nuovi territori. Questa è la nostra soluzione per redistribuire il turismo su tutto il tessuto nazionale. Stimoliamo benefici economici, ambientali e sociali, con un turismo responsabile ma anche inclusivo. Proponiamo l’esperienza umana di viversi un territorio e le sue persone, di vedere artigiani al lavoro, di assaporare i prodotti di un mercato locale”.

COME FUNZIONA L’APP DI UNEXPECTED ITALY
Nell’App, disponibile su Google Play e App Store, l’utente può scegliere il tipo di viaggiatore che meglio lo rappresenta (dal wine lover all’esploratore, fino a chi preferisce vacanze in famiglia o romantiche). Attraverso la mappa interattiva, è possibile scoprire in modo immediato punti iconici, ristoranti, hotel, artigiani, produttori locali, mercati e negozi, tutti accuratamente selezionati e garantiti per offrire un’esperienza autentica e di qualità. I business garantiti, oltre a offrire contenuti approfonditi in italiano e inglese, mettono in risalto anche il profilo degli host, creando un collegamento empatico con l’utente fondamentale per il progetto. Qui, non si entra in contatto con semplici “strutture turistiche”, ma con persone vere. L’App offre una parte freemium, ma include anche funzionalità premium in una guida digitale avanzata, attualmente disponibile per la provincia di Vicenza. La guida completa fornisce informazioni utili prima dell’arrivo, itinerari digitali per l’intera zona (filtrabili per mezzo di trasporto, comune, condizioni meteo e interessi personali). Ogni itinerario è descritto nel dettaglio e, una volta sul posto, l’utente può attivare la navigazione live con GPS e ascoltare il racconto di ogni tappa. L’App include anche una guida enogastronomica per scoprire i prodotti locali: primi, secondi, dolci, vini, aperitivi e liquori tipici della stagione, promuovendo così il consumo di prodotti a chilometro zero provenienti da produttori selezionati. Bilingue in italiano e inglese, l’app si rivolge ad una clientela europea, britannica, americana e italiana.

STORIA DI UNEXPECTED ITALY
La storia di Unexpected Italy inizia in Gran Bretagna prima del Covid. Elisabetta Faggiana, originaria di Arzignano, nel Vicentino a Londra incontra Savio Losito, originario di Barletta, un mappatore seriale, oggi suo marito e co-fondatore di Unexpected Italy. Con lui nasce “Unexpected London”, esperienze urbane per piccoli gruppi alla scoperta della Londra più vera. La startup diventa celebre in Europa e Stati Uniti, riceve premi e riconoscimenti sulla stampa internazionale. Decidono quindi di trasferire la loro esperienza londinese in Italia per lottare contro l’overtourism. A Bari nel 2022 hanno così fondato la startup tech-travel “Unexpected Italy” che si impegna a sviluppare il loro ecosistema di viaggio, che promuove il territorio e ricerca realtà indipendenti e autentiche. Elisabetta e Savio sono i paladini della disintermediazione: la struttura, se supera la rigida fase di selezione in base a criteri di territorialità, identità e sostenibilità, deve solo pagare un fisso per essere presente sul portale e incassa il 100% della prenotazione. Ma per rimanerci deve garantire alti standard di qualità, attenzione al cliente e all’ambiente. I due founder lavorano da nomadi digitali, si muovono facendo scouting del territorio tra boutique hotel e produttori locali, tra agricoltori e artigiani, ma anche attrattori culturali e ristoranti. Il loro obiettivo è valutare entro il 2026 circa duemila strutture in Italia per sviluppare il loro lavoro nell’App che è online da agosto 2024. Per spiegare il loro quadro di valori, hanno scritto un manifesto. Altre informazioni: www.unexpected-italy.com.

IL MANIFESTO DI UNEXPECTED ITALY
0 Abbiamo una speranza incrollabile che è possibile trasformare il turismo in una forza positiva, non solo per l’economia ma per l’ambiente, per le comunità locali e per la conservazione del nostro patrimonio culturale. Dipende da noi, come viaggiatori e operatori. Dobbiamo cambiare il modo in cui viaggiamo, quando viaggiamo e cosa facciamo quando viaggiamo per combattere l’overtourism e incoraggiare un turismo che sia positivo per la gente del posto, per l’ambiente e per i viaggiatori.
1 Ci crediamo davvero Per raggiungere questo obiettivo è necessario aumentare la consapevolezza sui danni creati dal turismo di massa e mettere in atto un sistema che aiuti i turisti a viaggiare in modo più responsabile, a interagire maggiormente con la gente del posto per esperienze più significative e personali.
2 In un modello sociale che si basa sul contributo economico, sociale e ambientale alla vita locale, riteniamo che sia necessario costruire un nuovo modello turistico basato sulla stagionalità estesa, sul rispetto dell’ambiente e sul sostegno delle imprese di proprietà locale. Un modello che si basa su standard chiari sia per gli host che per i viaggiatori, affinché ci sia rispetto reciproco e desiderio di diventare una forza positiva per il pianeta.
3 Dalla parte delle imprese locali Sostenere l’agricoltura locale, la produzione artigianale e le tradizioni locali è fondamentale in ciò che facciamo. Lo facciamo raccontando le loro storie in modi significativo e personale e offrendo ai viaggiatori l’opportunità di provarle in prima persona attraverso esperienze uniche. La promozione della filiera corta ha un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di CO2 (e di altri gas) nell’atmosfera, riducendo così l’effetto serra.
4 Aiutiamo le piccole imprese con politiche sostenibili, evidenziando le scelte sostenibili che hanno già fatto (dall’uso di prodotti locali, al personale locale, al riciclaggio) e dando loro obiettivi annuali per incoraggiare la sostenibilità economica, ambientale e sociale.
5 Incoraggiamo il turismo lento Lentezza come modo di esplorare, sia in termini di mobilità che in termini di sperimentare le cose dall’interno e prendersi il tempo per comprenderle veramente. Andare in bicicletta, camminare, utilizzare veicoli non motorizzati ed ecologici sono le migliori opzioni per esplorare a livello locale; i treni e altri mezzi di trasporto pubblico a basse emissioni sono ideali per le distanze più lunghe.
6 Sosteniamo le cause locali Ogni viaggiatore dovrebbe essere considerato un “locale temporaneo”, con tutti i diritti e i doveri che ne derivano. La distribuzione dei profitti derivanti dal turismo dovrebbe contribuire in modo significativo al miglioramento delle condizioni di vita dell’intera popolazione locale. Per questo destiniamo parte dei nostri ricavi ad enti e associazioni locali che sostengono attivamente le piccole imprese, l’ambiente e aiutano a preservare le tradizioni e il patrimonio culturale locale (sia materiale che immateriale).
7 Incoraggiamo la collaborazione e il networking Siamo fermamente convinti che solo insieme possiamo cambiare lo status quo. Siamo qui per aiutare le imprese indipendenti di tutta Italia a collaborare tra loro e ad unirsi per creare progetti significativi che possano posizionare l’Italia come leader nel turismo responsabile.
8 Siamo sostenitori dei viaggi accessibili Ci sono ancora troppe barriere per viaggiare. Siamo forti sostenitori del diritto alla mobilità per tutti, garantendo così l’accessibilità a persone con bisogni specifici e aiutando le imprese locali ad essere accessibili sotto tutti i punti di vista.
9 Abbiamo a cuore le scelte che facciamo in termini energetici L’Italia è ricca di acqua corrente, vento che soffia e sole caldo. Queste sono le fonti su cui ci concentriamo, ma siamo sempre alla ricerca di un’innovazione tecnologica che vada nella direzione della sostenibilità ambientale. Lavoriamo con esperti nei settori che manterranno sempre noi e i nostri membri aggiornati sul modo più innovativo per essere sostenibili. Il nostro obiettivo è: energia da fonti pulite e rinnovabili in ogni ristorante, in ogni laboratorio, in ogni fabbrica, in ogni hotel… in ogni attività ricettiva coinvolta con Unexpected Italy.
10 Crediamo nella tecnologia e nel suo potere di cambiare i comportamenti dei consumatori Utilizziamo la tecnologia e l’intelligenza artificiale per consentire agli host di rivolgersi ad un pubblico specifico durante tutto l’anno e incoraggiarli a sostenere attivamente le piccole imprese locali. Ciò aiuta a combattere l’overtourism e ad alleviare l’impatto del turismo sulle comunità locali, incoraggiando un rapporto più armonico e vantaggioso tra turisti e gente del posto.
 

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