In occasione della Giornata Mondiale della BPCO, l’evento annuale organizzato per aumentare la consapevolezza sulla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e promuovere una migliore comprensione delle sue cause e dei trattamenti, INNLIFES – la principale testata giornalistica italiana focalizzata sui temi dell’innovazione nell’ambito delle scienze della vita, con il supporto non condizionante di Sanofi Regeneron, – lancia il progetto BPCOntest, un contest dedicato a startup e PMI innovative, Università, Enti di ricerca e IRCSS che si distinguono per l’innovazione e l’eccellenza nella gestione della BPCO, con l’obiettivo di riconoscere e promuovere l’eccellenza e l’innovazione nel settore Life Sciences e in particolare nella gestione della BPCO, incoraggiando l’ecosistema a investire in nuove idee e a sostenere lo sviluppo di soluzioni innovative. BPCOntest è stato patrocinato dall’Associazione Pazienti BPCO, Italian Tech Alliance, Innovup e da Respiriamo Insieme APS.
La BPCO – Nel mondo oltre 300 milioni di persone – circa il 5% della popolazione mondiale – sono affette dalla BPCO, una condizione patologica dell’apparato respiratorio caratterizzata da un’ostruzione cronica del flusso aereo, che oggi rappresenta la quarta causa di morte nel mondo. Nonostante il suo impatto enorme – con una spesa per la cura delle malattie respiratorie che solo in Italia nel 2020 è stata pari a 1,3 miliardi – la BPCO continua a essere sottovalutata, sottofinanziata e scarsamente nei sistemi sanitari di tutto il mondo.
I premi – Il premio Innovazione Tecnologica BPCO andrà a premiare start up e PMI innovative italiane che trattano la BPCO, sulla base dell’originalità e del grado di innovazione della soluzione ideata, sia dal punto di vista tecnologico che terapeutico. I criteri di valutazione saranno infatti l’innovazione tecnologica (la soluzione deve introdurre un approccio tecnologico innovativo, che sia scalabile e applicabile a un ampio numero di pazienti con BPCO) e il patient engagement (valutando il grado di coinvolgimento attivo del paziente nel proprio percorso di cura, grazie all’uso di tecnologie che facilitino l’interazione, l’aderenza alla terapia e l’accesso alle informazioni sulla propria condizione).
Il premio Ricerca Clinica BPCO, focalizzato sui progetti di ricerca che introducono approcci innovativi nel trattamento della BPCO, è invece rivolto a università, centri di ricerca e IRCSS. I progetti verranno valutati sulla base della rilevanza clinica (impatto clinico significativo, miglioramento sia degli esiti terapeutici che della qualità della vita dei pazienti affetti da BPCO) e dell’utilizzo di biomarcatori BPCO (la ricerca deve includere l’uso di biomarcatori per monitorare la progressione della malattia, diagnosticarla in maniera precoce e personalizzare le terapie in base ai profili biologici dei pazienti).
Il premio Gestione Organizzativa BPCO, anch’esso rivolto a università, centri di ricerca e IRCSS, è dedicato ai
progetti e alle soluzioni che ridefiniscono i modelli organizzativi della cura, migliorando l’efficienza e l’efficacia del percorso assistenziale. In questo caso verranno valutati la collaborazione multidisciplinare e l’integrazione, ossia come la soluzione favorisce la collaborazione tra i vari attori del sistema sanitario e integra nuove tecnologie digitali o strumenti di gestione per migliorare l’efficacia dell’intero processo assistenziale, e l’accessibilità e la continuità delle cure, analizzando il potenziale della soluzione di rendere più accessibile e fluido il percorso di cura per i pazienti, garantendo una continuità assistenziale che minimizzi le frammentazioni nel trattamento e permetta un monitoraggio costante e integrato della malattia.
I premi saranno assegnati nel corso di un evento che si terrà entro luglio 2025, da una giuria di cui fanno parte tra gli altri Simona Barbaglia (Presidente Associazione Respiriamo insieme APS), Francesco Cerruti (Direttore Generale Italian Tech Alliance), Giuseppe Cirino (Presidente Società Italiana di Farmacologia), Giorgio Ciron (Direttore Generale InnovUp), Francesco D’Antonio (ex Presidente Associazione Pazienti BPCO), Francesco Dentali (Presidente FADOI – Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti) e Claudio Micheletto (Presidente AIPO – Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri).
“Abbiamo pensato questo contest con il triplice obiettivo di mappare e analizzare l’innovazione nel campo della BPCO, accelerare l’adozione di soluzioni innovative nel trattamento della malattia e favorire la collaborazione tra imprese, mondo della ricerca e università, spiega Paola Lanati, CEO di Indicon ed editrice di INNLIFES. Oggi le imprese innovative nel settore life science rappresentano oltre l’11% del totale di quelle nate negli ultimi cinque anni, e crediamo che iniziative come BPCOntest possano contribuire alla crescita di un settore fondamentale per il Paese, che affronta e studia soluzioni per garantire alle persone salute e cure innovative, moderne e adeguate”.
INNLIFES è la prima testata giornalistica italiana online che parla di innovazione nell’ambito delle scienze della vita, mettendo in connessione tutti gli attori del settore Life Science: innovatori, stakeholder, investitori, startup e aziende. INNLIFES diventa così luogo quotidiano di informazione e punto di riferimento e aggregazione per l’innovazione, grazie ad articoli d’approfondimento e a interviste ad esperti su argomenti di ricerca, investimenti, digital e innovazione in life science. Da novembre 2024 la testata è diretta dalla giornalista Laura Morelli.
Indicon Società Benefit, nata nel 2022 ed editore di INNLIFES, è stata creata da Paola Lanati con l’obiettivo di accelerare e sostenere lo sviluppo dell’ecosistema di innovazione nel settore life science, fungendo da catalizzatore per la creazione di un ambiente favorevole all’innovazione in questo settore. Indicon è la prima consulting firm focalizzata sull’innovazione in life science, in particolare su competenze di business, marketing e go-to-market strategy. Sviluppa progetti di consulenza ad hoc per start up, venture capital e corporate, ma anche progetti di ricerca come l’osservatorio LISTUP e il DTx Monitoring, l’osservatorio sulle terapie digitali.