Barilla e Plug and Play, la più grande piattaforma di open innovation al mondo, hanno annunciano i quattro progetti vincitori di Good Food Makers, il programma nato nel 2019 con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di nuove soluzioni alimentari sostenibili.
Le realtà premiate nei quattro ambiti dell’edizione 2024 – AI for consumers insights, Tasty and Healthy, Energy Shift e Smart Start: Operators Onboarding – sono:
- Voxpopme, una startup inglese che, grazie all’intelligenza artificiale, rivoluziona l’analisi dei feedback qualitativi, rendendo possibile una comprensione rapida e profonda delle opinioni dei consumatori. Con il suo sistema avanzato di IA, Voxpopme analizza video e testi per mettere in luce i bisogni specifici dei clienti, aiutando le aziende a creare prodotti più vicini alle aspettative del mercato e a stabilire relazioni più autentiche e personalizzate.
- Phynova, anch’essa proveniente dal regno unito, punta invece sul potere degli ingredienti naturali per il benessere, riscoprendo il valore di piante come il gelso bianco per il controllo della glicemia, offrendo così soluzioni salutari che mirano alla prevenzione attraverso l’alimentazione.
- L’austriaca Ecop si concentra su una tecnologia avanzata per pompe di calore rotanti ad alta temperatura, che ottimizza il riscaldamento nei processi produttivi, abbattendo i consumi energetici e l’impatto ambientale.
- Manual.to, con base in Belgio, rende la formazione e le procedure aziendali più semplici e accessibili con una piattaforma per la creazione e la condivisione di istruzioni visive, facilitando l’apprendimento e aiutando così le aziende di garantire qualità e sicurezza in ogni fase produttiva.
I vincitori di Good Food Makers potranno avvalersi di un programma di otto settimane, in cui lavoreranno fianco a fianco con manager Barilla per sviluppare e testare insieme nuove idee, grazie alla visione sempre aperta al futuro di una realtà da 147 anni impegnata a produrre cibo buono e di qualità. Per sostenere questo percorso condiviso di crescita, alle 4 startup selezionate andranno 40.000 euro e l’opportunità di costruire future collaborazioni con il Gruppo Barilla.
UN PROGETTO GLOBALE DI OPEN INNOVATION
Giunta alla sua sesta edizione, l’iniziativa è supportata da Plug and Play, un network con una rete di più di 85.000 startup, oltre 570 aziende leader a livello mondiale e centinaia di società di venture capital, università e agenzie governative.
“Good Food Makers ha ancora una volta dimostrato quanto ricerca e nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale possano contribuire non solo a un futuro alimentare sostenibile e responsabile ma anche a rendere sempre più protagoniste dell’innovazione le persone dentro e fuori l’azienda.”, dichiara Claudia Berti, Barilla Global Open Innovation Senior Manager. “In questa edizione, abbiamo interagito con tante nuove realtà attive nel mondo del digitale e del food-tech e all’avanguardia in tanti processi chiave per il futuro del nostro settore. Nel continuare a promuovere programmi come Good Food Makers, stiamo contribuendo a creare un modello collaborativo aperto che non solo supporta nuove realtà ma che arricchisce ulteriormente i processi di un’azienda con 147 anni di storia e leadership nel settore.”
“Anche quest’anno, siamo orgogliosi di essere al fianco di Barilla nel programma Good Food Makers, che rappresenta un punto di riferimento nell’open innovation per il settore food-tech. Le quattro startup selezionate in questa edizione offrono soluzioni innovative in aree cruciali come l’intelligenza artificiale per le esigenze dei consumatori, l’utilizzo di ingredienti naturali per il benessere, l’efficientamento energetico dei processi produttivi e l’introduzione di soluzioni digitali per la formazione dei reparti operativi. Grazie alla nostra piattaforma globale e alla collaborazione con Barilla, siamo riusciti a identificare startup promettenti, pronte a rivoluzionare il futuro dell’alimentazione sostenibile,” afferma Tommaso Maschera, Director di Plug and Play Italy.
A fronte di quasi mille candidature provenienti da oltre 30 Paesi, tra cui Francia, Germania, Paesi Bassi, Stati Uniti, Good Food Makers fino ad oggi ha già promosso progetti con 26 realtà internazionali, che, grazie a Barilla, hanno avuto modo di confrontarsi con un leader globale con sede a Parma, al centro della food valley italiana. Collaborazione come quella con Nosh Biofoods, che, da vincitrice nel 2023, sta portando avanti con Barilla progetti di ricerca congiunti.
TRACCIABILITÀ E NUTRIZIONE SOSTENIBILE: GOOD FOOD MAKERS DUE CASE STUDY VINCENTI
La collaborazione con realtà innovative fa parte del modo di fare impresa del Gruppo Barilla. Alcune di queste provengono proprio dalla selezione di Good Food Makers. Connecting Food ha collaborato con Barilla alla completa digitalizzazione della filiera del basilico fresco utilizzato per il pesto alla genovese, per una totale tracciabilità ed efficienza. Il basilico (fresco e semilavorato) per il pesto è stato infatti il primo al mondo a essere tracciato tramite tecnologia blockchain. Attraverso la scannerizzazione di un QR Code, presente sulla confezione di Pesto Barilla alla Genovese (e della sua variante senz’aglio), è possibile conoscere il luogo di coltivazione del basilico e tutte le informazioni testuali e fotografiche relative all’azienda produttrice. Il progetto, concluso nel 2024, ha coinvolto 50 unità operative, 19 aziende agricole e 6 fornitori oltre allo stabilimento di Rubbiano, in provincia di Parma.
Nosh Biofoods è stata premiata nell’edizione 2023 del programma grazie alla sua proposta innovativa incentrata su soluzioni che rispondono alle crescenti esigenze di sostenibilità e nutrizione. L’azienda, che sta tuttora collaborando con il Gruppo Barilla, si distingue per l’uso di tecnologie di fermentazione per produrre ingredienti di alta qualità, ricchi di valore nutrizionale e funzionali. Questo approccio permette di creare alimenti con un impatto ambientale ridotto, offrendo un’alternativa concreta e salutare ai modelli tradizionali di produzione alimentare. “Il programma Good Food Makers è stata un’esperienza straordinaria per noi”, dichiara Alix Chausson di Nosh Biofoods. “Barilla e i nostri team hanno lavorato a stretto contatto, con una collaborazione costante e una comunicazione continua, che sono state caratteristiche distintive. Questa partnership ha aumentato la nostra visibilità e accelerato lo sviluppo del prodotto.”
L’INNOVAZIONE AL CENTRO DEL MODELLO DI IMPRESA DI BARILLA
Per confermarsi azienda leader nel settore alimentare ed esplorare le nuove frontiere nel food, solo nel 2023 Barilla ha investito in innovazione 230 milioni di euro, di cui 45 milioni dedicati alla Ricerca e Sviluppo. E un nuovo Centro Ricerca e Sviluppo è attualmente in fase di riqualificazione e potenziamento. Con 12mila metri quadrati di superficie complessiva e nuovi laboratori, il nuovo polo ospiterà vedrà la concentrazione di tutte le competenze tecniche Barilla a livello di Gruppo, con un’evidente crescita delle capacità di Barilla di fare ricerca e innovazione. Tutto questo lavorando sempre di più con team interfunzionali, internazionali e team dedicati ai singoli progetti, anche con continue collaborazioni con l’esterno, come le startup selezionate attraverso Good Food Makers.
Il Gruppo Barilla
Barilla è un’azienda familiare, non quotata in Borsa, presieduta dai fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla. Fu fondata dal bisnonno Pietro Barilla, che aprì un panificio a Parma nel 1877. Oggi Barilla è famosa in Italia e nel mondo per l’eccellenza dei suoi prodotti alimentari. Con i suoi brand – Barilla, Mulino Bianco, Pan di Stelle, Gran Cereale, Harrys, Pavesi, Wasa, Filiz, Yemina, Misko, Voiello, Academia Barilla, First, Catelli, Lancia, Splendor, Tolerant, Pasta Evangelists e Back to Nature – promuove una alimentazione gustosa, gioiosa e sana, ispirata alla dieta mediterranea e allo stile di vita italiano.
Quando Pietro ha aperto il suo negozio 147 anni fa, lo scopo principale era quello di fare del buon cibo. Oggi quel principio è diventato il modo di fare business di Barilla, con più di 8.700 persone che lavorano per l’azienda e una filiera che condivide i suoi valori e la passione per la qualità.
L’impegno del Gruppo è di offrire alle persone la gioia che il cibo buono e ben fatto può dare loro, fatto con ingredienti selezionati provenienti da filiere responsabili, contribuendo a un presente e un futuro migliore.
Dal 1987, un archivio storico raccoglie e custodisce la storia dei 147 anni di vita dell’azienda, che oggi, grazie al portale-museo www.archiviostoricobarilla.com è una risorsa accessibile a tutti e testimonia il viaggio di un’icona del Made in Italy e i cambiamenti della società italiana.
Per ulteriori info, visitare: www.barillagroup.com
Plug and Play
Plug and Play è la più grande piattaforma di Open Innovation al mondo: da un lato connette le startup con le principali Corporate, dall’altro investe e favorisce investimenti per aiutare le startup a crescere, il tutto con un approccio globale che facilita l’internazionalizzazione e i rapporti con la Silicon Valley. Lanciata nel 2006 e co-fondata da Saeed Amidi nel leggendario Lucky Building nella Silicon Valley, che ha visto Google, Paypal e Dropbox muovere i primi passi, oggi Plug and Play è presente in più di 60 città in tutto il mondo e si configura come piattaforma d’innovazione leader con oltre 570 partner corporate, 85.000 startup raccolte nel suo database proprietario e un valore totale degli investimenti di oltre 12 miliardi di dollari in aziende come Dropbox, PayPal, N26 e Hippo.
In Italia, le sedi locali (con programmi di accelerazione associati) sono attualmente concentrate nei settori del Food & Beverage, Fintech, Sostenibilità, Automotive, Aerospace e Infrastrutture). Nell’aprile 2019 Plug and Play ha aperto il suo primo ufficio italiano a Milano, incentrato sui settori Food & Beverage (insieme a Tetra Pak e Barilla) e Fintech (con UniCredit e UnipolSai Assicurazioni), successivamente affiancato da Sustainability (con A2A, Eni, Snam, Sol Group e Gruppo Hera) e altri partner come Amplifon, Atlas Sgr, Fincantieri e Ferrovie dello Stato Italiane; nel luglio 2021 è stata aperta la sede di Modena dedicata all’Automotive con il lancio di Motor Valley Accelerator (in partnership con CDP Venture Capital, CRIT, Fondazione Modena e UniCredit e i Corporate Partners STMicroelectronics, Dallara, Sabelt, Agrati, UnipolSai Assicurazioni, e OMR e Gruppo Hera). Nell’aprile 2022, è stata inaugurata una nuova sede dedicata all’Aerospazio e all’Advanced Hardware a Torino, Takeoff Accelerator – un’iniziativa di CDP Venture Capital, promossa dai co-investitori del Programma UniCredit e Fondazione CRT, con OGR Torino come Innovation and Networking Partners, Leonardo, AVIO e Unione Industriali Torino come Corporate Partners e l’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale Italiana come membri del Consiglio Scientifico. Nel 2024 è stato lanciato DualTech by Takeoff, il programma di accelerazione con sede a Torino parte della rete DIANA creata dalla NATO, per accelerare lo sviluppo di tecnologie d’avanguardia a duplice uso, per la difesa e il commercio. Sempre nel 2024, è stata aperta la sede a Catania con CrossConncet dedicata al settore delle Infrastrutture (in partnership con CDP Venture Capital, Elis e i Corporate Partners Eni, Saipem, Buzzi e Sonatrach Raffineria Italiana).