IsayBlog: intervista ad Angelo di Veroli

 

Abbiamo incontrato Angelo di Veroli, fondatore (con altri 3 soci) di ISayBlog, uno dei network di blog italiani più grandi. Ricordiamo che gli altri due competitor  sono Blogo (fondato fra gli altri da Marco Magnocavallo)  e Blogosfere (fondato da  Marco Montemagno e poi venduto al Gruppo Sole 24 Ore) finiti entrambi nella galassia Populis (il gruppo internazionale  fondato da Luca Ascani) .

Siamo partiti proprio da IsayBlog per poi cercare di spremere  Angelo su temi più ampi, per approdare poi a parlare di nuove startup. Dalle sue parole capirete che si tratta (per chi non lo conoscesse) di una persona estremamente preparata e molto determinata nei propri obiettivi. Sicuramente in futuro sentiremo parlare molto delle iniziative di questo team, alcune davvero straordinarie.

 

 

Ciao Angelo, ti potresti presentare in poche righe ai lettori che ancora non ti conoscono e dirci il tuo percorso professionale prima del lancio di ISayBlog?

Prima di fondare Isayblog provenivo dal commercio. Lavoravo
nell’azienda di famiglia che si occupava di arredamento di design. Già
da bambino amavo questa attività e sapevo che avrei studiato
Architettura. Poi, con la crisi degli anni 90, abbiamo chiuso l’attività
ed ho aperto insieme a 2 amici (uno è il fratello di un mio socio
attuale in ISayBlog) il Baja, un Cocktail Bar and Restaurant a Roma,
un locale che è stato molto alla moda per almeno 4 anni, grazie al
quale ho capito l’importanza delle public relations. Poi nel 2006 ho
chiuso e mi sono buttato su internet. Ho aperto il mio primo blog,
Geekissimo.com, a novembre del 2006 e da li ho capito subito che il
mercato era in pieno sviluppo e offriva grandi opportunità. Reclutati
i miei attuali 3 soci, a Dicembre 2007 abbiamo costituito la società e
registrato la testata editoriale. Come ogni startup che si rispetti,
anche noi siamo partiti dentro un ufficio di 20 mq in un seminterrato
dove entravamo a malapena noi quattro più un grafico e a Febbraio del 2008
abbiamo lanciato IsayBlog con 12 blog monotematici.

 

 

Qual è la mission di ISayBlog e quale problema risolve?

Noi facciamo editoria online come core business. Produciamo circa 1000
contentuti al giorno ovvero 30.000 al mese. Visto che il 70% del
traffico proviene da google attraverso le più svariate keywords che la
gente cerca, spero proprio che qualche problema riusciamo a
risolverglielo o più che altro ad accontentarli!

 

 

Qual è il modello di business di ISayBlog?

Per il momento l’advertising. Sia display che a performance. Dipende
dalle posizioni e dai vertical dei blog. Per il futuro stiamo pensando
anche a contenuti premium senza adv ma con abbonamenti usufruibili con
micropagamenti Sms. Poi stiamo facendo anche un pensierino sulla
realizzazione di eBook.

 

 

Chi sono i vostri competitor e cosa ha in più ISayBlog?

Il principale competitor rimane Blogo, acquistato recentemente da
Populis. Gli altri con tutto il rispetto stanno parecchio dietro in
termini di numeri. In confronto alla concorrenza abbiamo più vertical,
abbracciamo un ventaglio più ampio d’interessi. E inoltre siamo rapidi
e aggressivi, sempre attenti ai cambiamenti del mercato. Qualsiasi
scelta viene effettuata e messa in pratica molto velocemente.

 

 

Ci descrivi (per chi non lo conoscesse) il settore nel quale si muove ISayBlog e le occasioni che tu ritieni ci siano da cogliere oggi in quel settore?

Oltre all’editoria online abbiamo un altra dorsale che è formata dalla
divisione Web Agency. Stiamo puntando molto in questo settore in
quanto ci sta dando molte soddisfazioni. Oltre ai classici lavori di
realizzazione siti ed e-commerce ci stiamo specializzando in gestione
di corporate blog e fornitura di contenuti. Inoltre ci stiamo muovendo
sempre di più verso i social network che a mio avviso sono ancora
appetibili in Italia. Per questo abbiamo creato un nuovo portale
d’informazione, Attualissimo.it, che sfrutta al massimo la potenza di
Facebook. Nato da 4 mesi raggiunge anche picchi di 300.000 visite
uniche al giorno.

 

 

Chi sono i tuoi soci in questa impresa? Ce li presenti?

 

Alex Zarfati, 39 anni, amico d’infanzia. Imprenditore proveniente dal
settore abbigliamento. Alex è la colonna portante della divisione
editoria. Tutti i responsabili, gli area manager, i blog manager e gli
oltre 150 blogger/giornalisti che scrivono per noi passano sotto la
sua supervisione.

 

 

 

 

David di Tivoli, 35 anni, è il veterano di Internet tra di noi. Lavora
sul Web attivamente da oltre 15 anni. È stato uno dei primi in Italia
a vivere solamente di attività legate al web. David si occupa di
tecnologia e sviluppo, i programmatori, grafici e sistemisti che si
occupano di tenere su tutta l’infrastruttura dipendono da lui.

 


Beny Raccah, 41 anni, anche lui come Alex è un imprenditore provientente dal settore abbigliamento. Quasi 40enne ha deciso di rimettersi in gioco
accompagnandoci in questa avventura e prendendosi carico di tutte le
responsabilità amministrative e legali del network. È il nostro CEO,
maniaco della precisone e delle scadenze. Se tutta l’azienda va avanti
ed è sana è grazie a lui.
E poi ci sono io che mi occupo di portare i soldi in cassa. Tutto il
commerciale e rapporti con fornitori e clienti passa attraverso me.
Inoltre mi occupo anche delle PR del network.

 
Quali risorse avete impegnato per lanciare ISayblog?

Tanta costanza e determinazione. Poi il tempo e anche denaro, ma neanche
tanto in confronto al valore attuale dell’azienda.

 
Avreste bisogno di risorse per far crescere l’azienda?
Per fortuna non abbiamo bisogno di nulla. Dopo poco di più di 6 mesi
dal lancio eravamo già a break even point.

 
Vi siete rivolti a qualche Business Angel o Venture Capital?
Non ci siamo rivolti a nessuno, abbiamo fatto tutto da soli noi 4
soci, ogni fine mese mettevamo le mani in tasca e tiravamo fuori i
soldi necessari per mandare avanti tutta la struttura del network.

 

 

Da qui a 3 anni cosa potrebbe diventare la ISayBlog, che numeri e  quali fatturati potrebbe sviluppare?


Da qui a 3 anni contiamo di aumentare di almeno un 200% il traffico e
di consolidarci come leader nel nostro settore di riferimento. Come
fatturato, per scaramanzia, preferisco non parlarne.

 

Ci puoi indicare le tue fonti di informazione sul mondo delle startup e dell’impresa in modo da condividerle con i lettori?

Seguo costantemente 2 gruppi su Facebook, Italian Startup Scene e indigeni

digitali creato dall’amico Fabio Lalli con il quale stiamo progettando
di aprire dentro Isayblog un nuovo blog come vero punto di riferimento
Italiano per le startup.

Poi come blog ITALIANI seguo
www.startupper.it
http://it.startupbusiness.it

 

STRANIERI
http://thestartupfoundry.com
http://www.eu-startups.com
http://www.finsmes.com
http://startup-marketing.com
http://siliconangle.com

Ovviamente tengo costantemente sotto controllo Techcrunch e la sua
directory Crunchbase, The Next Web, Read Write Web e Mashable.
Quali sono le startup italiane sulle quali investiresti oggi o che segui con interesse.

Quella che mi piace più di tutti e sulla quale investirei è Qurami. Si
tratta di un’applicazione mobile che consente di eliminare le code
nelle strutture pubbliche come ospedali o le poste, ma ha infiniti
utilizzi a mio avviso. Pensate se anche le banche o gli studi medici
cominciassero ad implementarla. Ti prenoti e l’app ti stima il tempo
di attesa e ti avverte quando sta per essere il tuo turno. Insomma
niente più fila. Un po’ come il vecchio numeretto del supermercato ma
in versione web 3.0. Per me la tecnologia deve migliorare la qualità
della vita e Qurami è una della massima espressione di questa
definizione. Il team è nato proprio su Indigeni Digitali,  Roberto
Macina è il CEO. Poi segnalo MusicXMatch, Mopapp e il coloratissimo
Twimbow di Luca Filigheddu.

Poi segnalo una chicca in campo internazionale di cui
ancora non si è sentito parlare molto e di cui sono beta
tester. Si chiama Phonedeck e ti porta il cellulare nel desktop del
computer. Collegando il telefonino al pc ti consente di poter
rispondere o inviare sms direttamente da pc. Fantastica startup a mio
avviso, pensate alla comodità che comporta. Ecco questa è un altra app
nella quale investirei.
Settori (oltre al tuo) da tenere in considerazione in futuro e dove ti piacerebbe muoverti per una eventuale tua prossima startup.

Veramente ci stiamo già muovendo, abbiamo 3 startup in programma. La prima si occuperà di sviluppo applicazioni mobile per tutti i device, rivolte maggiormente a un mercato b2b. La seconda startup sarà fondata in Israele, che come ben saprete offre molto opportunità nel campo hi-tech, e si occuperà di tecnologia.  La terza riguarda la realizzazione di un nuovo network editoriale in un paese che ha enormi potenzialità e ampi margini di crescita.
Dove? Top Secret!

 

Ti va di elencarci e condividere con i lettori  po’ di cose di getto su cosa hai imparato facendo la tua startup ?


1. Nessuno ti regala niente, tienilo sempre in mente.
2. Cerca di essere più pratico possibile, tanti fatti poche parole.
3. Lavora tanto tanto tanto, se credi veramente nel tuo progetto molla
tutto per realizzarlo, il primo cliente della tua startup sei te.
4. Fai un business plan preciso, non lasciare nulla al caso e fai
sempre i conti in maniera pessimistica, così non hai brutte sorprese.
5. Nei momenti più duri tiene sempre in mente che se era facile
riuscire in quello che fai, probabilmente è facile anche per gli
altri. Quindi se è difficile è meglio, stringi i denti e dai tutto te
stesso. Più è difficile, più è alta la barriera all’entrata per
eventuali competitor.
6. Cerca di differenziare il rischio con almeno 2 modelli di business,
così se uno fallisce almeno non rimani per strada.
7. L’idea conta, ma conta ancora di più come la realizzi e sviluppi.
8. Se devi presentare il progetto a un venture o a un angel ricordati
che non sei in America e che i sognatori e i visionari qui in Italia
non ci sono o sono comunque rari. Quindi porta numeri e previsioni
concrete altrimenti perdi tempo.
9.Non contare sulle banche, ti danno i soldi solo se dimostri che puoi ridarglieli indietro. Quindi se hai soldi a che servono le banche? Evita di pagare interessi salati.

10.Se non trovi subito un buon finanziamento non demordere. Ma se dopo un po’ ancora non arriva comincia a chiederti se vale la pena portare avanti il tuo progetto. Se un idea è buona, finanziatori o soci li trovi subito…

11.Per concludere, non lasciarti influenzare negativamente da chi ti dice che la tua idea già esiste o che non è vincente. Quando siamo nati c’era Blogo che era leader del mercato da oltre 2 anni e tutti mi dicevano che ero un pazzo. Non ho ascoltato nessuno e a testa bassa io e miei soci siamo andati avanti. Oggi abbiamo 100 blog più di blogo e siamo in continua crescita.

 

IsayBlog in numeri


Data di ideazione: Settembre 2007

Data di lancio: 14 febbraio 2008

Soci: 4
Visite al sito: 15 milioni di visite uniche al mese

Dove è ubicata: La sede a Roma.

Dipendenti: 18 nella sede a Roma, 150 tra blogger e giornalisti sparsi in Italia.
Più 10 persone a Milano che si occupano del marketing adv per la vendita degli spazi presso LeonardoADV
Fatturato: A 6 zeri….

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