Le startup sono realtà imprenditoriali che negli ultimi 10 anni hanno ridisegnato l’assetto del mercato italiano e che, con un quadro normativo a sostegno, hanno vissuto inizialmente una forte accelerazione in termini di investimenti. Anche se oggi prosegue la loro ascesa, i tempi di crescita risultano meno rapidi. Infatti, da quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital in Italia, un progetto condotto da Growth Capital in collaborazione con l’Italian Tech Alliance, il primo semestre del 2023 – rispetto all’anno precedente – ha subito un rallentamento seguito poi da una ripresa di round con un +14% dall’ultimo trimestre, per un ammontare di 302 milioni di euro di investimenti.
Per affrontare questo scenario altalenante, secondo Farhad Alessandro Mohammad, CEO dello Startup Studio Mamazen, le startup devono “raddrizzare il tiro” e mirare ad adottare un approccio più strutturato per presentarsi agli investitori ed ottenere fiducia e credibilità, così da accelerare la crescita. É quindi indispensabile avere un approccio analitico e data-driven basato sul processo di validazione dei dati per ottenere metriche di sviluppo utili a analizzare le potenzialità oggettive di una soluzione. “Spesso infatti può succedere (nell’80% dei casi) che l’idea che si pensava essere le next “one-billion dollar” company, in realtà si fondava su ipotesi non veritiere” commenta Farhad.
Quando si parla di investire in startup possono verificarsi dunque inefficienze e incertezze che scoraggiano gli investitori, in particolare quelli provenienti dall’estero. Ed è per questo che uno Startup Studio come Mamazen entra in gioco – in qualità di esperto con solide fonti di finanziamento, un network di talenti e strategie già collaudate – per rendere l’ecosistema più solido ed attraente.
In questo contesto, quali sono dunque le startup che oggi costituiscono un investimento attrattivo?
Sempre dalla ricerca dell’Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital emerge che i settori che stanno registrando una maggiore crescita sono il Software, con 118 milioni di euro, seguito da DeepTech (66 mln di euro) e Smart City (62 mln di euro). Per quanto riguarda il numero di round, il settore Smart City conta 12 round, DeepTech 11.
Inoltre sebbene i tassi di interesse e l’inflazione che stiamo vivendo, come dimostrano i dati, stanno rallentando il processo di crescita di queste imprese innovative, secondo l’esperto di Mamazen sono due le principali tipologie di startup che possono trainare l’intero ecosistema.
La prima è rappresentata da aziende che hanno il potenziale per essere disruptive, ovvero quelle realtà che possono rivoluzionare settori interi con innovazioni epocali. Queste startup attirano investimenti grazie alla loro capacità di portare cambiamenti significativi e innovativi all’interno di mercati consolidati. La seconda tipologia si riferisce a quelle realtà con focus sulla sostenibilità sociale ed ambientale. Gli investitori sono infatti interessati a prendere parte a progetti che affrontano questioni urgenti legate alla sostenibilità e che hanno il potenziale per creare un cambiamento positivo nel mondo.
“Nel panorama delle nuove imprese emergenti, è chiaro che l’AI e la tecnologia in genere attirano notevoli investimenti. Bisogna però stare attenti perché questo fenomeno è in parte alimentato da un hype a volte indiscriminato verso tutto ciò che è legato all’AI con il conseguente rischio che si creino delle “bolle” nel settore, dovute sia alla rapidità con cui si sviluppano nuovi strumenti di AI sia all’entusiasmo talvolta eccessivo degli investitori” – spiega il CEO di Mamazen che aggiunge – “Rimane comunque fuori discussione l’importanza della tecnologia, l’AI, infatti può trasformarsi in un catalizzatore decisivo principalmente per la sua capacità di ottimizzare processi e ridurre significativamente il tempo e le risorse necessarie per compiti di basso valore aggiunto. Un altro aspetto da tenere in considerazione è la possibile sinergia tra l’AI e il settore del No Code. Le piattaforme No Code permettono di sviluppare applicazioni e funzionalità riducendo drasticamente i tempi ed i costi di sviluppo consentendo alle startup di svilupparsi rapidamente, in modo flessibile e con meno risorse, un fattore chiave nel contesto competitivo di oggi”.
Come si devono quindi preparare le startup per crescere nel 2024? Mamazen offre 5 consigli pratici per le nuove realtà imprenditoriali:
- Scegliere i propri investitori: è fondamentale selezionare investitori che abbiano una visione in linea con la startup. Non bisogna limitarsi ad accettare qualsiasi offerta, ma cercare investitori che possano portare valore aggiunto oltre al finanziamento.
- Mettersi nei panni dell’investitore: cercare di vedere la startup attraverso i loro occhi aiuta a comunicare in modo più efficace e a soddisfare le loro esigenze.
- Capire lo stage del fondo: bisogna valutare attentamente in quale fase si trova il fondo di investimento. Alcuni fondi sono più orientati alle fasi iniziali, mentre altri si concentrano su stadi più avanzati. La chiave è trovare investitori che si allineino con la fase di sviluppo della propria realtà.
- Negoziare le clausole rilevanti: è necessario concentrarsi sulle clausole che hanno un impatto significativo sul futuro della propria startup. In particolare le clausole di controllo e clausole economiche. Ad esempio sapevate che l’option pool può avere un impatto importante sul valore che gli investitori danno alla startup?
- Fare attenzione alla clausola di “participating liquidation preference”: questo aspetto può avere un impatto significativo sulla suddivisione dei profitti in caso di vendita o acquisizione dell’azienda. È bene assicurarsi di esaminare attentamente questa clausola, comprendere le differenze rispetto alla versione “senza partecipazione” e negoziarla in modo che sia equa per tutte le parti coinvolte.
- Leggere “Venture Deals: Be Smarter Than Your Lawyer and Venture Capitalist”: questo libro fornisce una guida dettagliata sui term sheet d’investimento. La conoscenza di queste dinamiche è cruciale per negoziare con successo.