CheckmAb S.r.l. ha annunciato oggi il raggiungimento con successo della seconda pietra miliare nella collaborazione con Boehringer Ingelheim per lo sviluppo di un anticorpo monoclonale per l’immunoterapia dei tumori.
L’ immunoterapia dei tumori ha fornito significative opzioni terapeutiche ad alcuni pazienti oncologici, ma molti pazienti non rispondono ancora ad esse. L’anticorpo oggetto dell’accordo di licenza bersaglia selettivamente i linfociti T regolatori infiltranti il tumore (TI-Treg) senza influenzare altre cellule immunitarie al di fuori del tumore. Esso offre il potenziale per superare alcune delle limitazioni degli attuali inibitori dei checkpoint immunitari e, potenzialmente, per migliorare l’efficacia terapeutica nei pazienti, attivando le risposte immunitarie antitumorali senza interferire con altre funzioni del sistema immunitario.
La collaborazione e lo sviluppo in corso di questo anticorpo sottolineano l’impegno di Boehringer Ingelheim nell’estendere i benefici dell’immunoterapia ai pazienti oncologici, i quali hanno ancora bisogno di farmaci migliori.
“Raggiungere questo traguardo è un risultato fantastico e mette in luce i progressi significativi compiuti dai team. Ciò non sarebbe possibile senza l’eccellente collaborazione e il rapporto di lavoro che continua a svilupparsi tra Boehringer Ingelheim e CheckmAb”, ha affermato Renata Maria Grifantini, Chief Scientific Officer di CheckmAb. “Non vediamo l’ora di continuare a lavorare con Boehringer mentre portano avanti questo programma con l’obiettivo finale di sviluppare terapie sicure ed efficaci per molteplici indicazioni tumorali in tutte le popolazioni di pazienti”.
In base ai termini dell’accordo di licenza, CheckmAb riceverà un milestone payment da Boehringer Ingelheim. CheckmAb è potrà raggiungere ulteriori traguardi di ricerca, sviluppo e commerciali fino a 240 milioni di euro, nonché royalty sulle potenziali vendite di qualsiasi terapia derivante dalla collaborazione e dalle licenze.
Questo annuncio segue l’estensione della collaborazione di ricerca prevista dall’accordo di licenza annunciato nel marzo 2023.